Direttore Generale dell'USR FVG dott.ssa Daniela Beltrame

Il Direttore Generale

Nel riassumere l’incarico di Dirigente Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale per il Friuli Venezia Giulia, incarico che avevo già ricoperto dal 2009 al 2014, sono lieta di rivolgere il mio saluto a tutti i soggetti istituzionali con i quali avrò il piacere di collaborare, assicurando da parte mia tutto l’impegno e la responsabilità che il nostro sistema scolastico regionale merita. La disponibilità a farmi carico dell'Ufficio Scolastico della regione dove sono nata, dove risiedo e dove dal 1993 al 2014 ho svolto un’esperienza unica ed entusiasmante, frutto di tanto lavoro e sacrificio ma anche di condivisione di valori, di passioni e di impegno con i collaboratori, con i dirigenti scolastici e con tanti insegnanti, è stata dettata esclusivamente dalle ragioni del cuore: è mio desiderio mettere a disposizione
la mia esperienza professionale affinché l’Ufficio Scolastico realizzi i diritti garantiti dalla Costituzione e dalle norme generali sull’istruzione. Ciò può avvenire solo se le condizioni per la fruizione dei diritti e dei servizi saranno concretamente attuati nel migliore dei modi a supporto dell’autonomia scolastica.
Non potrei credere che la scuola sia la leva più efficace dello sviluppo culturale e sociale, in grado di sviluppare il massimo potenziale di ciascuno studente, senza impegnarmi, nella Terra che mi ha dato i natali e alla quale mi sento in dovere di restituire le opportunità che ho ricevuto, affinché ad accedere ai più alti gradi degli studi e ai posti di responsabilità della futura classe dirigente siano i capaci e i meritevoli, anche superando lo svantaggio socio-economico delle rispettive famiglie. Non ho mai smesso di sentirmi vicina ai Dirigenti scolastici della mia regione, che per molti anni hanno sostenuto il peso delle reggenze e che continuano a farsi carico del lavoro amministrativo a causa della carenza di direttori dei servizi amministrativi. Quando li incontro, mi emoziona scoprire che lo hanno fatto solo perché hanno fede nei giovani e nella possibilità di accendere, attraverso la stima e la fiducia, il loro umano desiderio di conoscere. A loro giunga il ringraziamento e la riconoscenza dell’Amministrazione, unitamente al mio impegno ad ascoltare le loro richieste e a condividere con loro tutte le possibili soluzioni alle criticità.

In attuazione delle direttive dell’On.le Ministro, mi accingo a riorganizzare l’Ufficio scolastico regionale per affrontare con energia e  edizione le criticità in cui operano le scuole per la mancanza di supplenti abilitati e di insegnanti specializzati nel sostegno da  nominare sui tantissimi posti rimasti vacanti dopo le assunzioni in ruolo: condizioni ostative che pregiudicano la continuità didattica e mettono in  difficoltà il regolare avvio delle lezioni e la sostituzione del personale assente. Si sta per aprire una stagione di impegno nella gestione dei concorsi iscritti nelle priorità politiche dell’On.le Ministro. Ciò richiederà ancora una volta la collaborazione delle Università e dei  Dirigenti scolastici a supporto dell’Ufficio Scolastico regionale. Non ho dubbi sulla volontà di fare squadra per contribuire a risolvere stabilmente i problemi comuni. Le proposte organizzative, l’attuazione delle norme e dei contratti collettivi saranno oggetto di un costante confronto costruttivo con le Organizzazioni sindacali dei tre comparti, portatrici delle esigenze dei lavoratori, che necessitano di un continuo ascolto. Solo coinvolgendo e motivando il Personale possono essere superate le difficoltà e può essere migliorato l’utilizzo delle risorse. Nonostante le tante difficoltà in cui svolge quotidianamente la funzione che la Costituzione gli assegna, il personale docente e ata del Friuli Venezia Giulia è abituato a pretendere da sé stesso elevati standard organizzativi e qualitativi, che consentono al nostro sistema scolastico di mantenere alti i livelli medi di apprendimento. È tuttavia necessario porsi specifici obiettivi di miglioramento, come quello di ridurre l’abbandono scolastico, coinvolgendo la corresponsabilità dei sindaci al fianco dei dirigenti scolastici. A ciascuno sarà chiesto di fare la sua parte affinché il percorso scolastico sia per tutti i giovani un’occasione di crescita umana e un passaporto per il futuro. Al fianco dei Dirigenti scolastici, risorsa strategica del sistema scolastico, l’Ufficio scolastico regionale continuerà a sostenere la formazione in servizio, l’autorevolezza e il prestigio della professione insegnante, che merita il rispetto della società tutta. Solo docenti dotati di competenza professionale, umana e relazionale sono in grado di influenzare il livello degli apprendimenti degli studenti e di valorizzare le loro diverse intelligenze e potenzialità. Attraverso innovazioni didattiche e ambienti di apprendimento coinvolgenti si possono superare gli svantaggi socio-economici delle famiglie.

Dalla scuola può innescarsi un’istanza che non si rassegna all’illegalità, alla corruzione, alla cooptazione, così diffuse anche nella pubblica amministrazione. Agli studenti dobbiamo insegnare a pretendere imparzialità e riconoscimento del merito a tutti i livelli, fino ad investire la vita sociale e lavorativa. Solo così potrà diventare motivo di orgoglio per i futuri laureati scegliere di realizzare in questo territorio il loro futuro professionale. L’educazione alla legalità e alla sostenibilità ambientale possono contribuire a migliorare il Paese solo se diventeranno parte di una cultura condivisa e diffusa. Alle alunne e agli alunni, alle studentesse e agli studenti, che sono l’unica ragione del nostro lavoro, vorrei dire che la libertà che dà valore alla vita è quella che ciascuno riesce a costruire dentro di sé. Il caso influenzerà il loro futuro solo in minima parte, ma la restante parte è una partita aperta, dove tutto nasce dalle risorse che sono dentro di loro: consapevolezza culturale, spirito di iniziativa, capacità di adattamento e di dialogo. Il mio augurio è che tutti, attraverso  nsegnanti capaci di destare partecipazione emotiva e meraviglia nella scoperta della cultura, comprendano quanto i saperi e il pensiero critico possano influenzare la qualità del loro futuro..